Approvato a dicembre 2013 prevedono alcune facilitazioni, come quella di
un alleggerimento fiscale per i finanziamenti superiori ai 18 mesi o i mini bond introdotti nell’agosto 2012.
In alternativa, ci sono i Confidi.
La strada dei Confidi: questi intermediari facilitano le procedure di finanziamento.
In Italia sono circa 650 ma í confidi maggiori, quelli cioè vigilati dalla Banca d’Italia, sono
solo una sessantina. La loro efficacia, a causa della crisi e dell’adeguamento ai criteri di trasparenza e solidità patrimoniale imposti da Basilea 2, è molto discussa.
Iscrivendosi e pagando una quota annuale, infatti, le aziende ricevono assistenza nella richiesta di liquidità ad istituti di credito.
I costi dei servizi dipendono soprattutto dalle condizioni dei bilanci di chi chiede il prestito. Si può arrivare anche a 12 mila euro per garantire un prestito di 77 mila (più il 15,7% di interessi).
Il Confidi non solo garantisce il prestito con un proprio fondo ma può a sua volta rivolgersi al Fondo centrale di garanzia. «In questo caso il Fondo centrale può coprire con una controgaranzia fino all’80% del finanziamento garantito (a tutela del confidi ndr), purché ci siano le condizioni perché il rimborso possa attuarsi»