Caro UOMO ( ma vale anche se sei donna),
so bene che sei impegnato, preso dal lavoro e dagli impegni famigliari, a peggiorare tutto ci si mette la crisi, le incertezze per il futuro tuo e
della tua famiglia, i soldi che non bastano più e occorre tagliare molti costi, risparmiare..si risparmiare, ma su cosa?
Una delle prime voci di risparmio è quella sulle assicurazioni auto ma non è questo l’argomento di oggi, però sai faccio questa professione da quasi 30 anni
( sembra ieri…), e ne ho viste tante passare sotto i ponti…
Ma come sempre accade, se certe cose non ti toccano personalmente non ne comprendi l’entità, il dramma, e purtroppo il 7 gennaio 2015 succede che, improvvisamente,
una persona di famiglia passa “a miglior vita”, all’età di 45 anni, e NON per un incidente stradale!
Una persona sportiva, una scelta di vita salutare e nessun problema fisico, è successo così, inaspettatamente e dopo soli 3 giorni, quasi allo stesso modo un suo caro amico,
si conoscevano da ragazzini e suonavano insieme in una band, un infarto e anche lui lascia la moglie e un bambino, a 47 anni.
Certo tu dirai” mi dispiace” – ogni giorno ci sono persone che ci lasciano e che nascono (almeno io direi così) ma vedi, ti sto raccontando due casi molto vicini a me, che mi hanno
fatto riflettere sul mio ruolo, sulla mia professione, e ti sto scrivendo col cuore.
Attenzione, non vorrei spiegarmi male, non ti chiedo soldi, non chiedo contributi o cose simili per nessuno: ora sei più rilassato?
Bene, continua a seguirmi e torno al punto.
Sai, nella sala d’attesa dell’ ospedale ci ho trascorso 5 giorni con parenti e amici, una processione, e mentre pregavamo e speravamo che R….. in qualche modo ce la facesse i miei
pensieri andavano anche alle donne rimaste sole ( si perché bene che andasse a R……. sarebbe rimasto in stato VEGETATIVO) affrontare da sole tutte le incombenze economiche,
tutte le scadenze, l’affitto, le bollette, i figli, da sole.
E mentre pensavo a questo, mentre attendi buone notizie ma hai paura che arrivino quelle brutte, accompagnato da uno stato d’animo che ti lascio immaginare,
succede una cosa pazzesca che mi ha creato un disagio mai provato prima: mi si avvicina il padre di R………. che ovviamente conoscevo e mi spara a freddo questa domanda:
ma R……….ha fatto con te delle assicurazioni sulla vita?
In un primo momento ho sentito l’effetto che forse senti tu ora, mi son detto – ma che strano!
C’è tuo figlio in sala operatoria e la cosa a cui stai pensando è se ha una polizza vita? È come minimo fuori luogo, oltre che strano, ma tant’è, è andata proprio così;
non è finita qui perché il mio disagio è aumentato nei giorni successivi quando anche altri parenti e amici, alcuni conosciuti altri meno,
mi hanno rivolto la stessa domanda: ma R…… ha una polizza vita?
NO cavolo…! R……non ha nessuna polizza vita, almeno non con me!
Comprendi ora il mio disagio? Per via della mia professione di assicuratore!
Mi sono domandato: la colpa è la mia a non aver convinto R….. ad assicurarsi oppure è la sua che non ne voleva sapere?
Certo lui è stato uno di quelli che ha sempre evitato l’argomento “come la peste”, non ha mai voluto parlare di polizze vita (o polizze caso morte), era uno di quelli a cui non piaceva
parlare di assicurazioni, nonostante ogni tanto io ci provassi.
ED AVEVA RAGIONE A COMPORTARSI COSI’! SI AVEVA RAGIONE!
E sai perché? Perché il nostro sistema mentale rifiuta certi argomenti!
Sai, è come quando, magari insistendo, il tuo assicuratore ti consiglia di stipulare una polizza furto per l’abitazione, ma chissà perché è dimostrato che la stipula avviene.
( nell’80% dei casi) solo dopo che il tuo vicino di casa è stato derubato, vero? Ti sembra che stia cercando di giustificarmi, forse è così…
A volte penso che dovrei agire con più determinazione verso alcune persone – insistere di più su questo argomento – ma ho scelto di comunicare in questo modo e
mi auguro di “esserti arrivato”, di riuscire ad entrare in sintonia con te.
Io a R……… ho spiegato i motivi che dovevano convincerlo a stipulare una polizza vita, e non solo quella, ma ora ho finalmente capito che non basta provarci e sai perché?
Perché, semplicemente, noi tutti siamo un po’ “ procastinatori”, tendiamo a rimandare le scelte importanti e NON è una questione di costi perché molto spesso spendiamo soldi
per cose futili ( niente di nuovo vero? Ti ci vedi un po’ anche tu dì la verità).
Ok ti è sembrata lunghina fin quì ma arrivo al sodo:
dopo un mese dall’accaduto, stando vicino alla compagna di R….. e toccando con mano le difficoltà economiche della compagna di R…… e tutto il resto che
puoi immaginare ci siamo resi conto che dopo R…….. è rimasto il nulla, e purtroppo ci si rende conto anche di come i problemi economici moltiplicano a dismisura quelli affettivi.
Credimi, dopo tre mesi ci sono ancora tante persone che si domandano come ha fatto R………. a non sottoscrivere una polizza sulla vita, a NON pensare
alle persone a cui ha voluto bene.
Bel quadretto vero?
Dicevo, andiamo al sodo e scusami se uso un tono deciso…
voglio fare il possibile perché una cosa del genere non capiti mai più ad una persona che conosco, con cui ho un rapporto, di amicizia,
di parentela, professionale
non voglio vedermi arrivare in ufficio o ricevere una telefonata da un parente di qualcuno che conosco, anche poco, che mi dica: ma scusi Fabiano, è possibile che
dopo tanti anni lei o un suo collaboratore non abbiate mai parlato a mio marito – moglie – compagna – figli – di una copertura “caso morte”?
e soprattutto voglio fare il possibile per evitare a famiglie che conosco ( anche “a distanza”) di ridursi “in disgrazia” a causa di morti premature.
Bene, sei arrivato sin qui vuol dire che stai seguendo il ragionamento.
Vuol dire che sei sulla giusta strada e che è giusto crearsi un “tesoretto”.
Una cassaforte che i tuoi familiari apriranno solo in caso di tua prematura scomparsa ; è giusto lasciare loro “la chiave” della serenità in cambio di un dolore che non si cancellerà mai.
La tua prossima mossa allora sarà questa, mi raccomando:
Clicca questo link:
ed entrerai nella pagina in cui troverai le indicazioni per fare la cosa giusta per la tua famiglia, fallo ora
Attenzione! Non ti sto dicendo di lasciare eredità milionarie, ti sto dicendo di NON lasciare debiti e preoccupazioni economiche, quindi non preoccuparti di quanto costa, anzi ti dico
già che due compagnie leader di mercato hanno condiviso il progetto “ Famiglia Protetta” ed anche per la tua famiglia stiamo parlando di 30 centesimi al giorno (se non vuoi fare i
conti si tratta di meno di 10 euro al mese) il costo di una sigaretta al giorno.
So che stai “toccando ferro”, ti voglio lasciare però anche un altro punto di vista – quello di chi vede in Famiglia Protetta un TALISMANO – ci capiamo, si? Se ce l’hai non ti succede!
P.S. Ora puoi anche auto-ipnotizzarti , convincerti che c’è sempre tempo, pensare “ cavolo era lunga la mail ora sono stanco ci penso domani”, ma se non rispondi a questa mail
scrivendo contattami, poi non dire:
– Nessuno me l’aveva detto
– Gli assicuratori non mi hanno informato
– Stavo solo “procastinando” un po’….
Se fai sempre le stesse cose, non puoi pensare di cambiarle!