Quello che i commercialisti non ti dicono..
Può sembrare incredibile ma secondo una recente ricerca del centro studi di Unimpresa, nonostante la crisi, la politica, le incertezze per il futuro, la disoccupazione, le truffe bancarie, l’inferno dantesco e la prossima terza guerra mondiale, nei conti correnti bancari giacciono circa 1000 miliardi di euro.
E anche quest’anno sono incrementati di 38 miliardi, crescono, ma NON per i rendimenti dati dagli interessi maturati sui conti correnti che sono prossimi allo 0 assoluto, ma perché cresce anche il numero dei ricchi.
Dovremmo essere contenti che la ricchezza in Italia cresca, ma noi professionisti della –protezione aziendale e famigliare – a “impatto economico 0” NON lo siamo del tutto…, perché?
Perché assistiamo a situazioni incredibili quando alcuni di questi “Clienti correntisti” piccoli imprenditori, nonostante abbiano “tutto e tutti contro” e producono ugualmente ricavi, si rivolgono a noi per comprendere perché lasciano troppi soldi nella rete del fisco e delle banche.
Generalmente si sono affidati al proprio gestore bancario o al massimo al c.d. private banker o promotore finanziario, il quale è certamente attento alla gestione del portafoglio finanziario (a volte il suo…), ma non essendo il suo mestiere, trascura l’asset di tutela patrimoniale dell’imprenditore e molto spesso anche le leggi in materia fiscale che ottimizzerebbero le performance aziendali.
Riguardo alla parte fiscale, se anche tu sei tra gli imprenditori che proprio in questi periodi si lamenta col proprio commercialista perché dopo la lettura del bilancino di settembre sei già in “allarme rosso” per le tasse che anche per il prossimo anno dovrai pagare, ti consiglio di affrontare la questione in maniere seria e non di arrivare a gennaio sperando che il tuo commercialista “ci metta una pezza”, perché magari le ha finite.
Perciò se sei un imprenditore attento a non disperdere nel nulla i tuoi utili o a regalarli al fisco più di quanto sia necessario (perché pagare le tasse è giusto e doveroso, ma pagarne di più di quanto le leggi consentono è da suicidio), stacca il tuo “biglietto fiscale” per ottenere la tua consulenza gratuita di 30 minuti in skype compilando ORA il form qui sotto.
Con l’occasione potrai richiedere anche un check up sulle posizioni assicurative e di risparmio che hai in corso con il tuo assicuratore e/o la tua banca, perché come dice un vecchio detto popolare, “il primo guadagno è il risparmio”.
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