Se ci conosciamo da un pò.. NO, non sono io che voglio lasciare l’agenzia a mio figlio, anche perché a lui non interessa, ormai è diventato il responsabile marketing delle mie attività ed è innamorato di quel lavoro tanto che quando mi vede cimentarmi nel mio ho l’impressione di fargli quasi pena; ma lui sa bene che anche io sono innamorato del mio lavoro e come si sa “al cuore non si comanda”.
Ma è davvero una buona idea “convincere” i figli a prendere le redini di una agenzia assicurativa o di un portafoglio Clienti?
Tu cosa consiglieresti ?
Si tratta del classico passaggio generazionale che secondo le statistiche nella maggioranza dei casi si trasforma in un default dell’azienda, ed anche delle economie delle famiglie coinvolte.
Il Collega che mi ha raccontato del suo desiderio di preparare suo figlio al “grande salto” è in grande crisi, perde continuamente portafoglio, ricavi e utili, continua a ridursi il suo compenso e gli tocca mantenere anche il figlio che da diversi mesi è in agenzia in fase di “apprendistato”.
Quindi oltre al carico di lavoro amministrativo nella sua agenzia, aumentato come a tutti, ma a lui di più perché taglia qui e taglia anche il personale poi qualcuno i sinistri, la contabilità, le emissioni, i preventivi, gli incassi e tutto il resto, qualcuno deve pur farlo…quindi LUI che dà una mano alle impiegate!
Il mio consiglio è stato: finalmente potrai andare in pensione e riposarti, vuoi far fare questa vita d’inferno a tuo figlio? Non castigarlo così, lascialo stare..
Certo non posso spiegare tutto in poche righe, ma noi che facciamo il mestiere sappiamo di cosa parliamo.
Ricordo che esattamente 20 anni fa c’erano degli studi settoriali che definivano una agenzia al di sotto dei 3 miliardi di lire come una realtà destinata all’estinzione, ed io ero il primo a NON crederci!
Si ok, poi dal 2000 a causa dell’azzeramento della deduzione fiscale dei premi nel “vita” la raccolta si è quasi estinta, sono arrivate le compagnie telefoniche e la r.c. auto ha iniziato a prendere altre strade, poi è arrivato il decreto Bersani e sono scomparsi i pre-conti, poi è arrivata la crisi e sono scomparsi anche i Clienti, e da 10 anni è arrivata l’ondata tecnologica su internet che ci spazzerà via tutti, a meno che?
A meno che tu, umilmente, non ti rimetta a:
– o studiare di notte, di sabato e domenica come ho fatto io dal 2010 le nuove frontiere del marketing moderno e della comunicazione e tra 8 anni, o se sei più bravo di me anche meno, se sei ancora “in sella”
– oppure, te la faccio in metafora, chiudi il tuo negozio di frutta e verdura e lo sposti all’interno della COOP ( non sono di sinistra ma mi è venuta la COOP…)
Ovvero , ci sono più strade in realtà e ti faccio un’altra metafora che mi diverte: la COOP prende i suoi prodotti e te li mette nel tuo negozio senza che tu debba ogni giorno dannarti la vita nel cercare prodotti a destra e manca che peraltro non ti darebbe nessuno perché essendo troppo piccolo ti costerebbero troppo e non li venderesti mai.
Quelli della COOP, oltre ai prodotti più ricercati ed al “miglior prezzo”,
ti danno anche una continua formazione ma NON quella che ci mettono a disposizione le compagnie ( che, con tutto il rispetto, sono ancora alla preistoria a mio parere), non solo quella tecnica intendo, ma quella strategica commerciale, quella di marketing, quella che ti fa entrare nuovi Clienti non perché fai l’assicuratore da 80 anni, ma perché sei diventato un ottimo IMPRENDITORE Assicurativo! Caxxo!
Ecco perché dovresti mandare tuo figlio ad una delle “COOP” che conosco.
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A presto e,
buon business !
Ilario Fabiano
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