Polizze sui mutui, più trasparenza: dall’IVASS arriva un nuovo regolamento in materia di liquidazioni coatte amministrative e un faro puntato sulle compagnie che collocano polizze di protezione del credito.
Quanto al tema polizze, l’Autorità ha richiamato le imprese assicurative che offrono polizze di protezione del credito (Personal Protection Insurance, tra cui le polizze legate ai mutui) al rispetto dei doveri di correttezza, buona fede e trasparenza nei confronti degli assicurati/consumatori.
L’intervento emerge dalla lettera al mercato pubblicata sul sito dell’Authority ed è avvenuto a valle di un’ampia attività ispettiva compiuta dall’istituto.
Attività durante la quale sono state rilevate «prassi diffuse di collocamento delle coperture assicurative abbinate a mutui, prestiti e finanziamenti non accompagnato da valutazioni dell’adeguatezza del contratto offerto».
Per questo IVASS ha chiesto alle imprese di predisporre «idonee procedure di monitoraggio delle prassi commerciali e della modulistica contrattuale, anche ricorrendo a specifiche azioni mirate a individuare comportamenti non conformi alle disposizioni di tutela del consumatore».
Riguardo il regolamento, questo disciplina il procedimento di liquidazione forzata delle imprese di assicurazione e introduce alcuni cambiamenti sostanziali rispetto alla procedura passata.
L’obiettivo era dotare i commissari liquidatori di una maggiore autonomia operativa nell’ambito di una più complessiva strategia diretta a ridurre la durata delle procedure di liquidazione.
In ragione di ciò, sono stati fissati criteri più stringenti nell’assegnazione di mandati professionali a soggetti esterni da parte degli organi delle procedure; intende limitare i possibili conflitti di interesse e una concentrazione eccessiva di uffici affidati ai medesimi nominativi; punta a favorire un criterio di opportuna rotazione degli affidatari di incarichi professionali conferiti dalla procedura; cerca di prevedere la possibilità di sottoporre alla revisione di società operanti sul mercato l’attività o singoli aspetti della gestione liquidatoria, al fine di verificarne l’efficacia, l’efficienza e l’economicità.
Tutto ciò è evidentemente destinato ad avere ripercussioni sugli organi in scadenza.
In quest’ottica, attualmente le imprese in liquidazione coatta amministrativa sono 45 e per 26 di queste il prossimo 31 dicembre avranno termine gli incarichi affidati ai commissari liquidatori e ai comitati di sorveglianza.